INFLUENZA ED OMEOPATIA
L’influenza viene curata principalmente con il riposo a letto. La medicina allopatica interviene con analgesici, antipiretici generici e antinfiammatori. Ma la completa soppressione della risposta febbrile non è giustificata, perché l’aumento della temperatura serve all’organismo per sconfiggere i microorganismi che l’hanno provocata che il più delle volte sono termolabili, e per aumentare le risposte immunitarie. Livelli di temperatura fino a 38° possono essere tranquillamente tollerati.
La febbre è un indicatore di malattia, non la malattia.
L’omeopatia consente di modulare la febbre senza sopprimerla ed è di grande aiuto nella terapia antinfluenzale, soprattutto perché stimola il potenziale di autoguarigione del corpo.
I rimedi si scelgono non in base ai sintomi ma in base alle modalità di manifestazione per ogni tipologia di paziente. Per l’omeopatia non esiste l’influenza. Esiste il paziente che manifesta quella tipica sindrome influenzale.
Ad esempio dovremo analizzare l’esordio della malattia che può essere brusco o graduale.
Lo schema successivo può essere di aiuto nella scelta del rimedio più adatto.
PREVENZIONE
In farmacia si trova , con varie denominazioni, una forma di vaccino omeopaticopreparato utilizzando proprio il ceppo virale stagionale del vaccino antiinfluenzale classico.
Da anni si utilizza OSCILLOCOCCINUM un prodotto dalle proprietà antivirali e immunostimolanti, che ha dimostrato una capacità sia di prevenzione che di cura nelle malattie da raffreddamento.
ESORDIO BRUSCO
ACONITUM NAPELLUS
Febbre elevata improvvisa, spesso dopo un colpo di freddo, brivido intenso. Sete intensa di grandi quantità di acqua fredda. Qualsiasi altro liquido o alimento ingerito gli sembra amaro. Viso arrossato da coricato, pallido se si alza o si siede, cute secca bruciante. Agitazione intensa, respirazione e polso frequente, ansia (paura di morire), cerca continuamente la compagnia. Migliora all’aperto.
BELLADONNA
Febbre ad insorgenza rapida, spesso dopo esposizione a freddo umido, volto arrossato, pelle umida e calda, brividi (emana calore). Sudorazione abbondante, assenza di sete. Congestione generale, gola arrossata con tosse secca, ipereccitabilità. Dolori pulsanti o spasmodici crampiformi con esordio e termine improvviso. Cefalea pulsante e martellante, fotofobia, non sopporta luce e rumori, peggiora con il movimento. Il rimedio è indicato soprattutto quando la forma influenzale è accompagnata da forte mal di gola senza presenza di pus, tonsille gonfie e arrossate, dolore alla deglutizione, senso di soffocamento legato alla secchezza della gola.
APIS MELLIFICA
Febbre moderata ad esordio rapido, nel corpo si alternano zone calde e zone fredde.. Dolore pungente con bruciore intenso e prurito. Edema pallido esteso (ugola a lampone), vuole stare al fresco. I sintomi peggiorano al calore e al chiuso. Il paziente non ha sete, c’è una diminuzione della diuresi e una forte prostrazione nervosa. Rimedio veloce come azione ma di breve durata, andrà quindi somministrato frequentemente.
Nux vomica. Si utilizza quando il paziente ha febbre elevata ed è immobilizzato dal freddo, ha forti convulsioni febbrili, cefalea e fotofobia. Caratteristica peculiare è un raffreddore violento con starnuti e scolo nasale. La forma influenzale si manifesta anche con disturbi gastrointestinali con stipsi ostinata. Il paziente è iperattivo anche durante la malattia, irritabile, preoccupato per scadenze e impegni imminenti. Spesso ricorre a farmaci e stimolanti per ristabilirsi nel più breve tempo possibile
ESORDIO GRADUALE
EUPATORIUM PERFOLIATUM
Febbre moderata con sensazione di ossa rotte e globi oculari dolenti. Dolori diffusi aggravati dal movimento, bruciore di gola. La forma influenzale si manifesta con forte raffreddore con starnuti violenti, cefalea con dolore ai globi oculari, lacrimazione. È presente anche tosse secca e stizzosa, dolori e fastidi alla laringe, malessere generale,disturbi gastrointestinali, nausea e vomito di bile. Il soggetto è triste, abbattuto, molto debilitato.
BRYONIA ALBA
Febbre che cresce lenta e si stabilizza sui 38°; i sintomi influenzali si presentano soprattutto dopo esposizione al vento freddo e umido. Dolori articolari che peggiorano col movimento e migliorano con l’immobilità. Tosse secca e dolorosa (si tiene il torace). Cefalea gravativa ( si comprime la testa). Gola secca, sete intensa. Il paziente è irritabile, vuole stare solo e in silenzio, si rifiuta di parlare.
GELSEMIUM SEMPERVIRENS
Febbre a insorgenza lenta che non raggiunge valori elevati. Prostrazione, tremore, febbre emotiva.. Caratteristica tipica del rimedio è un’intensa cefalea occipitale e frontale che migliora urinando. Ha brividi di freddo,, tonsille infiammate, raffreddore con scolo acquoso. Assenza di sete, sudorazione abbondante. Diarrea. La debolezza estrema (che può persistere per giorni) determina un rallentamento delle normali attività. Il paziente ha una ripresa lenta ed è soggetto a numerose ricadute, soprattutto se è turbato a livello emotivo da preoccupazioni, ansie, cattive notizie.
FERRUM PHOSPHORICUM
Febbre moderata, alternanza di pallore e rossore al viso con vampate. Tosse secca e otiti. Dolori articolari.
Ferrum ha le difese molto basse, lamenta estrema debolezza, soffre di epistassi e secrezioni nasali striate di sangue.
RHUS TOXICODENDRON
Insorgenza progressiva con brividi, specie dopo freddo umido. Dolori articolari che peggiorano con l’immobilità e migliorano col movimento. Spesso associato a Herpes labiale.
ARSENICUM ALBUM
Importante rimedio che presenta sintomi gastrointestinali legati alla forma influenzale. Come nux vomica ha un forte raffreddore Come nux vomica ha un forte raffreddore con scolo nasale ma l’esordio della febbre è più graduale. Tutti i sintomi peggiorano con il freddo e una chiave per la similitudine del rimedio è il bruciore. Il paziente arsenicum ha bruciori diffusi alla gola, alle congiuntive, allo stomaco. Ha nausea, vomito, dolori gastrici, diarrea acquosa. Il soggetto è debilitato, agitato, angosciato soprattutto di notte. La sindrome influenzale causa una forte prostrazione, infatti il rimedio aiuta a stimolare la ripresa.
I rimedi vanno utilizzati alle basse diluizioni 5-7-9 CH, 4/5 granuli sciolti in bocca sotto la lingua tanto più frequentemente quanto più sono acuti i sintomi, ad es ogni ¼ d’ora, diradando poi le somministrazioni man mano che migliora lo stato del paziente, e risultano tanto più efficaci quanto più tempestivamente vengono assunti.
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