DONNA, LE VIE DELLA SCIENZA CONTRO L'INVECCHIAMENTO SONO INFINITE!

Ogni età ha valore in sé e va affrontata e vissuta con la coscienza dell’ineluttabilità delle trasformazioni, con la consapevolezza che la vita trascorre a stadi e di quelli più avanzati vanno conosciute le peculiarità e le fragilità per poterle affrontare.
Cambiano i tempi, le mode, la storia, ma la donna, nonostante le trasformazioni esteriori, è unica in ogni fase biologica della propria vita. L’accanimento estetico per ritardare l’invecchiamento, a volte, genera ansia e nuoce al benessere interiore che porta, in alcuni casi, ad esiti spesso sconcertanti.
Concettualmente, l'invecchiamento può essere definito come un deterioramento progressivo delle capacità dell'organismo di rispondere ai cambiamenti ambientali (estrinseci) e genetici (intrinseci). I primi segni dell’invecchiamento si manifestano quando i meccanismi di rigenerazione, responsabili della giovinezza, iniziano a rallentare.
L’aggressione da parte di agenti esterni, come le radiazioni UV (responsabili del foto-invecchiamento), il fumo di sigaretta, l'abuso di alcolici, l'inquinamento e il contatto con sostanze irritanti accelerano
inevitabilmente l’azione di alcuni geni. Già dopo i 25 anni iniziano a subentrare la disidratazione e l’assottigliamento della pelle, che portano, verso i 35-40 anni alla comparsa delle prime rughe. Queste
alterazioni riguardano sia l’epidermide che il derma, dove si verifica la riduzione progressiva del numero e dell'attività dei fibroblasti, cellule del derma deputate alla produzione di collagene. La struttura delle proteine fibrose che compongono il collagene viene pertanto modificata, la pelle diventa meno turgida e riduce la capacità di auto-ripararsi, abbassando così anche le difese antiossidanti e la capacità di riparazione del DNA.
Tra i fattori legati all’invecchiamento della pelle, la riduzione della sintesi del collagene, quindi, è il processo più significativo. La carenza di questo elemento, costitutivo della matrice extracellulare del derma, è la causa principale della riduzione del tono epiteliale. La gravidanza, lo sport e l’uso di antinfiammatori, per giunta, ne riducono la produzione. Il collagene, difatti, costituisce il 70% delle fibre cutanee e contribuisce a preservare struttura, resistenza ed elasticità. È formato da 3 catene di aminoacidi che si intrecciano tra loro dando origine ad un’elica. Questi suoi componenti hanno un ruolo importante nel ridurre gli effetti dell’invecchiamento, aiutando la riformazione di collagene e proteggendo le sue fibre strutturali da una degradazione non controllata. Spesso non basta una dieta corretta e bilanciata ricca di alimenti come carne e pesce per supportare il rinvigorimento del collagene.

Nel tessuto epiteliale, invecchiando, diminuisce anche la quantità di acido ialuronico, principale responsabile del mantenimento dell’idratazione e del turgore della pelle. Esso possiede una particolare struttura chimica che gli consente di legare numerose molecole d’acqua, è un polisaccaride lineare ad alto peso molecolare ampiamente presente nei tessuti connettivi degli organismi, si concentra soprattutto nel liquido sinoviale, nella cartilagine, nell'umor vitreo dell'occhio e nel cordone ombelicale.
Se manca, la pelle diventa secca e rugosa. Ripristinando buoni livelli di acido ialuronico nel corpo, la pelle riceve la giusta idratazione, mantenendosi morbida, flessibile e priva di rughe.?Oggi la scelta di un
concentrato in siero o di una crema che lo contenga è davvero varia e vasta!
Ebbene, parallelamente a una routine completa di detersione e creme diurne che generalmente contengono attivi più specifici per schermare gli agenti dannosi esterni e notturne, con ingredienti che potenziano l’azione dei numerosi geni che lavorano alla rigenerazione cellulare, si sta consolidando l’abitudine di assumere il collagene per via orale. Questa pratica, se fatta correttamente, permette di raggiungere ottimi risultati per il trofismo dei tessuti cutanei. La massima efficacia è data da una combinazione di attivi, possibilmente di origine vegetale, che in perfetta sinergia tra loro stimolino la sintesi endogena di collagene, l’azione antiossidante e l’idratazione della pelle. Scegliere una formula a base di aminoacidi ad alta biodisponibilità ne velocizza l’assorbimento! Progressivamente essi compiono un’azione di rimpolpamento naturale con risultati migliori rispetto all’assunzione di proteine di bassa qualità che devono essere prima digerite e poi assorbite come aminoacidi.
Allora se “Natura non facit saltus”, la scienza ci sta davvero riuscendo!
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